Chitarra blues, funk, pop/rock, jazz, folk


Insegnante: Adriano Arena

Lo studio della chitarra può essere un modo semplice per conoscere ed esplorare dei “mondi” nuovi, sia partendo da zero sia approfondendo quello che già si è imparato da autodidatta o con altri insegnanti.

Nei miei corsi propongo gli argomenti che riguardano la teoria, l'armonia e la tecnica, affiancandoli sempre allo studio di brani che li possano mettere in risalto in modo immediato.

In una canzone si possono trovare degli ottimi spunti pratici per studiare, approfondire e capire i concetti teorici e tecnici (scale, accordi, intervalli, timing, ritmiche, fraseggi, stili musicali, ecc.).

Eʼ inoltre fondamentale cercare di seguire anche i gusti dell'allievo, portandolo man mano ad avvicinarsi sempre di più a quello che ama ascoltare e suonare e cercando, parallelamente, di esplorare più generi e stili possibili.

Un altro elemento che cerco di trasmettere ai miei allievi è LA CURIOSITAʼ, perché si impara più velocemente a suonare uno strumento se si è curiosi.

Che chitarra utilizza il tale artista?

Che differenza c'è tra questa e quella chitarra?

Che amplificatore mi consiglieresti per suonare Blues? E il Metal?

Che pedali devo utilizzare per ottenere un suono di chitarra simile a quello che ho sentito in quel disco?

Come devo collegare questi pedali?

Che dischi mi consigli di ascoltare?

Come faccio a registrarmi con chitarra e computer?

 

Eʼ utilissimo essere curiosi, anche per quello che riguarda la scelta e lo studio dei brani; e la cosa che dico a tutti miei allievi la prima volta che li incontro è: “io ti propongo dei pezzi da studiare insieme, tu però mi devi proporre dei pezzi da studiare insieme.”

Il mondo dellʼIMPROVVISAZIONE è la parte più creativa e personale in musica; e per chi ha già un po' di esperienza sullo strumento, è quell'elemento che ti permette di vedere la chitarra da più prospettive.

Studiare l'improvvisazione nel Blues, nel Rock, nel Jazz, nella Fusion, vuol dire imparare a creare dei momenti di musica con il proprio linguaggio, con il proprio modo e il proprio suono, che man mano diventeranno la propria firma.

In questo modo chi ci ascolterà sarà in grado di dire “Qui ti ho riconosciuto, perché hai il tuo suono e il tuo modo di suonare”, e questo, oltre ad essere il complimento più bello che si possa ricevere, dovrebbe essere uno dei traguardi principali per tutti noi chitarristi.

 


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